Una nota sul monumento di Marcus Virtius Ceraunus dal territorio dell’antica Stabiae

Autori

  • Stefania Tuccinardi Assegnista di ricerca, Scuola Superiore Meridionale, Napoli Autore

DOI:

https://doi.org/10.69590/km7npw64

Parole chiave:

monumento di Marcus Virtius Ceraunus, Stabiae

Abstract

Questo contributo è dedicato al monumento funerario del praefectus fabrum Marcus Virtius Ceraunus, scoperto nel 1826 presso il ponte di San Marco, nel fondo di proprietà Pellicano, lungo la direttrice viaria Nuceria-Stabias. Del monumento oggi restano solo tre lastre decorate a rilievo recanti l’iscrizione di dedica. Vengono esaminate le vicende relative alla scoperta, il dibattito sulla cronologia, le caratteristiche stilistiche e tecniche delle lastre con lo scopo di presentare in maniera critica questa importante testimonianza dell’antica Stabia. Si propongono, infine, alcune ipotesi sulla tipologia di appartenenza del monumento e una riflessione sulle affinità con i grandi monumenti funerari degli ultimi decenni di Pompei, nel sistema delle immagini, nelle scelte architettoniche e decorative, nonché nell’estrazione sociale dei committenti.

This paper analyses the funerary monument of the praefectus fabrum Marcus Virtius Ceraunus, discovered near the bridge of San Marco in the Pellicano estate in 1826, a site located along the main route from Stabiae to Nuceria. The only remains survived today are three relief-decorated slabs, carrying the inscription with the monument’s dedication. Is thus presented a critical overview on the chronological debate of these important findings, through stylistic and technical analysis of the slabs. As a result, are argued some hypotheses on its architectural typology and design, highlighting the similarities with the rich examples of funerary monuments dated to the last decades of Pompeii, comparing their architectural features and the social milieu of the monuments’ owners.

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Pubblicato

18-09-2024