Metaponto, strigili compositi in bronzo e ferro. Tecniche di fabbricazione e inquadramento cronologico

Autori

  • Luca Salvaggio Scuola Superiore Meridionale - ACMA Autore

DOI:

https://doi.org/10.69590/h2nfey53

Parole chiave:

Metaponto, strigili compositi, Tecniche di fabbricazione, bronzo e ferro

Abstract

La ricerca archeologica in Lucania ha portato alla luce quattro strigili realizzati con una tecnica mista che unisce il bronzo e il ferro. In questa sede, si propone una rilettura dei dati alla luce dello studio di altri quattro strigili provenienti dalla necropoli metapontina di proprietà Giacovelli, finora inediti. L’analisi delle tecniche di fabbricazione ha rivelato l’esistenza di due gruppi distinti. Il primo gruppo è caratterizzato dal riutilizzo di strigili rotti o difettosi, ritagliati e assemblati tra loro con l’uso di rivetti o a incastro. Il secondo gruppo, attestato in forma ridotta, consta di esemplari in ferro riparati con l’applicazione di elementi laminari in bronzo sulle parti danneggiate. Le osservazioni sulla cronologia dei contesti di provenienza degli strigili inediti, ricostruita sulla base degli elementi ceramici del corredo, confermano solo parzialmente quanto già evidenziato dalla letteratura precedente, che colloca questi strigili tra il 350 e il 300 a.C.

Archaeological research in Lucania has brought to light four strigils made in a mixed technique combining bronze and iron. Here we propose a reinterpretation of the data in the light of the study of four other unpublished strigils from the necropolis of Crucinia (“proprietà Giacovelli”). The analysis of the manufacturing techniques revealed the existence of two distinct groups. The first group is characterized by the reuse of broken or defective strigils, cut out and joined together using rivets or interlocking. The second group, present in a reduced form, consists of iron specimens repaired by applying bronze laminar elements to the damaged parts. Observations on the chronology of the contexts of these unpublished strigils, reconstructed from the pottery found inside the tomb, only partially confirm what has already been shown in previous literature, which places these strigils between 350 and 300 BC.

Pubblicato

25-09-2024